Noi ragazzi del corso di alfabetizzazione
Come guardiamo all'Italia, noi ragazzi del corso di alfabetizzazione del venerdì, che veniamo da tante nazioni diverse?
L’Italia è una Repubblica, fa parte dell’Unione Europea, anzi ne è uno dei fondatori. Conta più di 60 milioni di abitanti, e viene chiamata "Stivale" per la forma, o "Belpaese", per il clima e le bellezze. Confina con Francia, Svizzera, Austria, Slovenia, si allunga sul mediterraneo, circondata da Adriatico, Tirreno, Ionio, contiene due isole davvero grandi, Sicilia e Sardegna, la sua capitale è stata per secoli il centro politico e culturale dell'Occidente.
Completò con difficoltà la sua riunificazione, dovette infatti anche partecipare alla prima guerra mondiale, poi fu governata dalla dittatura fascista, e fu trascinata anche nel secondo conflitto mondiale. La fine del fascismo fu caratterizzata dalla Resistenza, così alla fine fu abbandonata la monarchia e con un referendum lo stato italiano diventò Repubblica.
Per tutti noi l’Italia ha delle caratteristiche positive e negative, ad esempio ha adeguati servizi sanitari, e hanno costi limitati, inoltre c'è la possibilità di praticare sport, nelle nostre aule gli studenti sono in numero contenuto, qui si trova di tutto in un solo centro commerciale, le strade sono abbastanza ordinate.
Sembra un paese tranquillo, per lo meno dove viviamo noi nei paesi qui intorno. In altre zone come Milano traffico e caos sono permanenti.
Uno del nostro gruppo ha detto che qui è tranquillo perché i suoi lavorano e non sono costretti a fare debiti, non dormivano bene con i debiti e senza lavoro. Qui inoltre ci sono quelli che stanno bene, benino, benissimo, o male, ma altrove c'è distanza tra chi sta bene e chi sta male, esistono solo queste due possibilità.
Gli insegnanti di questo paese cercano di aiutare. Abbiamo notato che in alcuni paesi fuori dall'Italia bacchettano gli studenti quando sbagliano, e inoltre ci sono meno famiglie con veicoli propri, e poi c'è molta differenza tra la città e la campagna. Qui le tecnologie hanno dato più comodità alla vita delle persone. Alcuni di noi ricordano i giocattoli perchè sono arrivati qui da bambini, ad esempio i camioncini, le macchinine, videogiochi, le attrezzature per alcuni sport, difficili da trovare in alcuni paesi.
Per noi è bello vedere luoghi storici, testimonianze del passato. A Roma ci sono piu’ cose da vedere che in tutti gli U.S.A..
E’ strano però vedere come parlano gli Italiani, infatti non si ascoltano tra loro, usano parole volgari anche in famiglia, a volte sentiamo bestemmiare, parlano tanto in dialetto. A volte i ragazzi fumano e bevono presto. Ci siamo accorti che fanno differenze tra Nord e Sud, ma noi non vediamo questa differenza.
In alcuni casi i nostri genitori sono stati accolti bene, a volte è stato più difficile. L’Italia ha un alto standard di vita e molti di noi sono qua per questa ragione.
Molti di noi che ora sono qui hanno perso i vecchi amici, la scuola è diventata un pensiero che a volte ci preoccupa, anche se molti insegnanti vogliono aiutarci, e comunque non dimentichiamo la terra dei nostri genitori e la speranza che essa migliori.
Uno di noi ha un vicino che dice che noi stranieri dobbiamo tornare nei nostri paesi. Ma NOI SIAMO QUI PER RAGIONI PRECISE: un lavoro, retribuito, per poter vivere, avere servizi sanitari, essere liberi di parlare.
NOI DIAMO ALL’ITALIA PETROLIO, COTONE, ORO, DIAMANTI, BENI AGRICOLI, SILICIO E COLTAN PER I CELLULARI E COMPUTER, URANIO E TANTE ALTRE COSE.
La gente apprezza queste cose, e allora possiamo anche apprezzarci tra esseri umani. La scuola ci ha aiutato a migliorare in alcune cose, e così potremo forse fare un passo verso il futuro, dando l'esempio anche ad altri.
Hanno scritto questo testo: ARDIT, PEDRO, PAPIS, YETNAJET E ALBERTO